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Comunicato stampa

Energia: controlli su 525 imprese, scattano nuove verifiche sulla Robin tax

Per 113 operatori in corso ulteriori controlli – 15 procedimenti conclusi, di cui 5 con prescrizioni

Milano, 24 November 2010

525 imprese sottoposte a controllo, 113 accertamenti in corso,15 procedimenti già conclusi di cui cinque con prescrizioni ad operatori che hanno violato il divieto di traslazione sui prezzi praticati ai sensi della Robin Hood Tax. E' questo il bilancio 2010 dell'attività di vigilanza dell'Autorità per l'energia[1], svolta  in collaborazione con il Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza sul divieto di traslazione sui prezzi al consumo dell'addizionale Ires, la cosiddetta 'Robin  Tax'.

Le imprese sottoposte a verifiche sono state 525 e per 85 di queste è emersa una variazione positiva del 'margine di contribuzione semestrale', potenzialmente riconducibile ai maggiori prezzi praticati, facendo così scattare ulteriori approfondimenti, come previsto dall'Autorità in materia di  vigilanza sulla Robin Tax.

Per 32 delle 525 imprese sono stati già avviati  procedimenti individuali focalizzati, in particolare, sugli operatori che non avevano fornito adeguate risposte alle richieste di motivazione circa la variazione positiva del margine.

Dei 32 procedimenti individuali aperti, 15 si sono già conclusi: in 10 casi è stata esclusa la traslazione del maggior onere di imposta; per altre cinque imprese, di medie e piccole dimensioni,   è stato accertato un aumento ingiustificato dei prezzi, in violazione alla Robin Tax che fa esplicito divieto di trasferire il maggior onere dell'imposta sui prezzi praticati. A questi ultimi l'Autorità ha ordinato di intraprendere "misure idonee per eliminare gli effetti prodotti dalla violazione del divieto di traslazione", con l'obbligo di comunicare un piano per l'adempimento alle prescrizioni.

I piani con l'indicazione delle misure che le società intendono intraprendere, dovranno essere presentati entro 30 giorni dalla notifica dell'obbligo; le misure idonee ad eliminare gli effetti prodotti dalle violazioni dovranno essere adottate entro sei mesi. Infine entro nove mesi dovranno essere presentate relazioni finali con le prove documentali che certifichino il rispetto dei tempi e degli obiettivi previsti dai piani.  

Le istruttorie nei confronti delle altre 17 imprese, sulle quali sono stati avviati procedimenti individuali, sono in fase di ultimazione.

Per altri 28 operatori che hanno fornito una documentazione incompleta è stata disposta  l'intimazione ad adempiere agli obblighi informativi (previsti dalla deliberazione VIS 109/08); per quattro di questi operatori sono stati avviati procedimenti istruttori per l'irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla legge.

Le attività di verifica dell'Autorità sono state svolte in collaborazione con il Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza, sia nella fase di impostazione della vigilanza sia in quella di attuazione e controllo, prevedendo anche ispezioni presso le aziende dei settori interessati.



Tutte le delibere (VIS 122/10, VIS 123/10, VIS 124/10, VIS 125/10, VIS 126/10, VIS 127/10, VIS 128/10, VIS 129/10, VIS 130/10, VIS 131/10, VIS 132/10, VIS 133/10, VIS 134/10, VIS 135/10, VIS 136/10, VIS 137/10) sono disponibili sul sito www.autorita.energia.it.



[1] secondo quanto disposto all'articolo 81, comma 18 del decreto-legge del 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni in legge 6 agosto 2008, n. 133