Data pubblicazione: 24 November 2010
Delibera 05 November 2010
VIS 123/10
Accertamento della traslazione d’imposta, nel secondo semestre 2008, e adozione di provvedimenti prescrittivi nei confronti della società Asco Petroli S.r.l.
L'AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Nella riunione del 5 novembre 2010
Visti:
- gli articoli 27, comma 15, e 56, comma 3, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia";
- l'articolo 81, commi 16 ss. del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni in legge 6 agosto 2008, n. 133 (di seguito: decreto-legge n. 112/08), recante "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria";
- la legge 14 novembre 1995, n. 481 (di seguito: legge n. 481/95), recante "Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità. Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità";
- il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 2001, n. 244 (di seguito: d.P.R. n. 244/01), di emanazione del "Regolamento recante disciplina delle procedure istruttorie dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, a norma dell'articolo 2, comma 24, lettera a), della legge 14 novembre 1995, n. 481";
- la deliberazione dell'Autorità 11 dicembre 2008, VIS 109/08 (di seguito: deliberazione VIS 109/08), recante "Criteri e modalità di verifica del rispetto del divieto di traslazione della maggiorazione di imposta di cui all'articolo 81, comma 18, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni in legge 6 agosto 2008, n. 133";
- la deliberazione dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas (di seguito: Autorità) 25 novembre 2009, VIS 133/09 (di seguito: deliberazione VIS 133/09), recante "Criteri e modalità dell'analisi di secondo livello per la verifica del rispetto del divieto di traslazione della maggiorazione di imposta di cui all'articolo 81, comma 18, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni in legge 6 agosto 2008, n. 133; semplificazioni per la vigilanza di primo livello";
- la deliberazione dell'Autorità 21 dicembre 2009, VIS 146/09 (di seguito: deliberazione VIS 146/09), recante "Avvio di un procedimento per l'accertamento della violazione del divieto di traslazione d'imposta stabilito dall'articolo 81, comma 18, del decreto-legge n. 112/08 e l'adozione di provvedimenti prescrittivi nei confronti della società Asco Petroli S.r.l.";
- la deliberazione dell'Autorità 5 agosto 2010, GOP 48/10 (di seguito: deliberazione GOP 48/10), che dispone il "Conferimento ad interim dell'incarico di Coordinatore del Gruppo di Lavoro e del Nucleo Operativo per lo svolgimento dell'attività di vigilanza sul divieto di traslazione di imposta di cui all'articolo 81, comma 18, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112".
Fatto
- Dall'analisi dei dati trasmessi da Asco Petroli ai sensi degli articoli 3, 4 e 7 della deliberazione VIS 109/08, è emersa una variazione positiva del margine di contribuzione del II semestre 2008 rispetto al corrispondente semestre 2007.
- Alla richiesta di motivazioni avanzata dal Nucleo Operativo, in data 13 novembre 2009 (prot. Autorità n. 67151 del 13.11.2009), la società ha risposto, con lettera del 26 novembre 2009 (prot. Autorità n. 71338 del 01.12.2009), confermando l'esistenza di una variazione positiva del margine semestrale e imputando la stessa ad un "cambiamento della politica commerciale".
- Non essendo le motivazioni addotte dalla società idonee ad escludere un'eventuale violazione del divieto di traslazione d'imposta, si è reso necessario procedere ad ulteriori accertamenti al fine di appurare l'entità e la rilevanza in termini di possibile traslazione della variazione del margine di contribuzione riscontrata nel II semestre 2008, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 2, comma 1, lettera b), della deliberazione VIS 133/09.
- Con deliberazione VIS 146/09, pertanto, l'Autorità ha avviato un procedimento nei confronti di Asco Petroli per l'accertamento dell'eventuale violazione del divieto di traslazione d'imposta previsto dall'articolo 81, comma 18, del decreto-legge n. 112/08 e per l'adozione degli opportuni provvedimenti prescrittivi ai sensi dell'articolo 2, comma 20, lettera d), della legge n. 481/95.
- Nel corso dell'istruttoria, oltre alla documentazione menzionata nella deliberazione di avvio del procedimento, è stata acquisita una nota di Asco Petroli del 19 febbraio 2010 (prot. Autorità n. 8440 del 23.02.2010).
- Con nota 13 maggio 2010 (prot. Autorità n. 18661 del 13.05.2010), il responsabile del procedimento ha comunicato alla società le risultanze istruttorie ai sensi dell'articolo 16, comma 1, del d.P.R. n. 244/01.
- La società non ha chiesto l'audizione finale di cui agli articoli 16, comma 3, e 10, comma 5, del d.P.R. n. 244/01 né ha replicato alle risultanze istruttorie.
Valutazioni
- In dipendenza dell'andamento dell'economia e dell'impatto sociale dell'aumento dei prezzi e delle tariffe nel settore energetico, l'articolo 81, comma 16 ss., del decreto-legge n. 112/08 ha disposto una maggiorazione dell'aliquota IRES a carico degli operatori economici attivi nei settori dell'energia che rispondono agli specifici requisiti ivi indicati, imponendo che il maggior onere derivante dall'inasprimento del gravame fiscale debba rimanere a carico degli operatori economici incisi.
- Per evitare che tale finalità venga frustrata, la previsione dell'addizionale IRES è stata accompagnata dall'introduzione, al comma 18 del citato articolo 81, del divieto di traslare sui consumatori l'onere derivante dalla maggiorazione d'imposta (di seguito: divieto di traslazione d'imposta) e dalla contestuale attribuzione all'Autorità del compito di vigilare sulla puntuale osservanza del divieto da parte degli operatori economici interessati.
- In attuazione delle suddette previsioni legislative, con deliberazioni VIS 109/08 e VIS 133/09, l'Autorità ha posto in essere un sistema di vigilanza fondato su una metodologia di analisi che prevede più livelli di approfondimento in sequenza tra loro, attraverso l'individuazione di un indicatore (di primo livello) che consente di concentrare l'attività di analisi (di secondo livello) sui soggetti per i quali, sulla base del valore assunto dall'indicatore di primo livello, si possa ragionevolmente ritenere più probabile la violazione del divieto di traslazione.
- L'analisi effettuata dall'Autorità si concentra sulle variazioni dei margini e in particolare sulle dinamiche dei prezzi, in quanto indicatori di traslazione, lasciando gli operatori liberi di aumentare i prezzi e i margini dei prodotti commercializzati e, quindi, di farsi liberamente concorrenza fra loro con l'unico limite che i prezzi da questi praticati non incorporino anche l'onere derivante dalla maggiorazione d'imposta, in violazione della legge.
- Nel caso di Asco Petroli, dalle analisi effettuate dagli Uffici sono emersi:
- una variazione positiva del margine nel II semestre 2008 (pari a 189.320,42 euro), rispetto al corrispondente semestre 2007;
- un incremento del prezzo medio di vendita dei "gasoli" nel II semestre 2008 (pari a +0,1016 euro/litro) maggiore rispetto a quello registrato per i prezzi di acquisto dello stesso prodotto nel medesimo semestre (pari a +0,0722 euro/litro).
- Per valutare quanto del miglioramento della posizione economica dell'impresa sia attribuibile alla dinamica dei prezzi e quanto alla dinamica dei volumi, si è tenuto conto della flessione dei volumi di vendita subita dalla società nel II semestre 2008 (per un valore pari a 127.500,99 euro), rispetto al II° semestre 2007.
- E' stata, altresì, data rilevanza ai maggiori costi sostenuti da Asco Petroli durante il II semestre 2008 (pari a 78.629,10 euro), rispetto al II° semestre 2007.
- Pur tenendo conto della flessione dei volumi di vendita e dell'incremento dei costi è residuata ugualmente una variazione positiva (pari a 110.691,32 euro) ascrivibile all'andamento dei prezzi di vendita praticati.
- Scomputando da detta variazione il correlato onere impositivo di 46.700,67 euro (composto da IRES ordinaria per 34.336,45 euro e relativa addizionale per 12.364,22 euro) è stato ottenuto un incremento del Risultato netto di 63.990,65 euro ascrivibile ai prezzi praticati.
- Pertanto, i prezzi di vendita praticati da Asco Petroli hanno consentito alla stessa di recuperare integralmente l'onere derivante dall'addizionale di imposta (pari a 8.357,00 euro).
- Di conseguenza sussistono i presupposti per l'adozione di provvedimenti prescrittivi ai sensi dell'articolo 2, comma 20, lettera d), della legge n. 481/95 prospettati nel punto 1, lett. b), della deliberazione VIS 146/09
DELIBERA
- si accerta che la società Asco Petroli S.r.l. ha violato il divieto previsto dall'articolo 81, comma 18, del decreto-legge n. 112/08, nel secondo semestre 2008, per un importo pari a 8.357,00 euro;
- si ordina ad Asco Petroli S.r.l. di adottare le misure idonee ad eliminare gli effetti prodotti dalla violazione di cui al punto 1, entro e non oltre 6 (sei) mesi dalla data di notifica del presente provvedimento;
- si ordina, altresì, ad Asco Petroli S.r.l. di comunicare all'Autorità:
- entro il termine di 30 (trenta) giorni dalla data di notifica del presente provvedimento, un piano contenente l'indicazione dettagliata delle misure che la società ha intrapreso o che intende intraprendere per adempiere alla prescrizione di cui al precedente punto 2, con espressa previsione dei tempi necessari e degli effetti che tali misure avranno sulla società e sui consumatori;
- entro 9 (nove) mesi dalla data di notifica del presente provvedimento, una relazione finale con le prove documentali del rispetto dei tempi e degli obiettivi previsti dal piano di restituzione di cui alla precedente lettera a);
- il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito internet dell'Autorità (www.autorita.energia.it) e trasmesso al Ministero dell'Economia e delle Finanze, previa notificazione, mediante plico raccomandato con avviso di ricevimento, alla società Asco Petroli S.r.l., con sede legale in Via Postumia, 14 - Oderzo 31046 (TV).
Avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso dinanzi al competente Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sede di Milano, entro il termine di 60 giorni dalla data di notifica dello stesso oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro il termine di 120 giorni.
5 novembre 2010
Il Presidente: Alessandro Ortis