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Comunicato stampa

Energia: i Regolatori europei incontrano il Commissario Oettinger

Sviluppo delle infrastrutture ed integrazione dei mercati, per maggior competitività a vantaggio dei consumatori<br /> Ortis: per l’Italia, l’opportunità di diventare un conveniente”hub” europeo

Milano, 24 gennaio 2011

Lo sviluppo della collaborazione tra Commissione Europea, Consiglio europeo dei Regolatori (CEER) e la nuova Agenzia europea dei Regolatori (ACER);  la valorizzazione del ruolo, dell'indipendenza e dell'autonomia delle Autorità di regolazione nazionali; il rilancio delle Iniziative regionali per contribuire a superare gli ostacoli ad una integrazione compiuta dei mercati europei dell'energia(1). Questi i temi trattati nel corso dell'incontro che si è tenuto oggi a Bruxelles fra il Commissario per l'energia, Gunther Oettinger, ed i maggiori esponenti delle Authority dell'energia europee.

Per l'Italia presente il Presidente Ortis, che ha sottolineato la necessità di promuovere un sollecito potenziamento delle infrastrutture interne e transfrontaliere (elettrodotti e gasdotti, rigassificatori e stoccaggi gas) che favoriscano non solo la sicurezza ma anche la competitività dei sistemi energetici. In questa prospettiva, Ortis ha ricordato l'opportunità di puntare sull'Italia come conveniente hub sud-europeo per l'energia e sulla creazione di un sistema di reti europeo che favorisca la concorrenza ed il cammino verso un vero ed efficiente mercato unico dell'energia.
A tal proposito i Regolatori europei hanno chiesto alla Commissione di favorire un'armonizzazione dei contesti normativi nazionali, verso procedure autorizzative per gli investimenti infrastrutturali meno lente ed incerte; hanno pure espresso apprezzamento per gli interventi antitrust della Commissione a favore della indipendenza delle reti per favorire l'apertura dei mercati alla concorrenza(2).

Con riferimento a questi ultimi aspetti, Ortis ha osservato che l'obbligo imposto dall'Antitrust Ue ad alcuni operatori (E.on; Rwe, Gaz de France; Eni) di cedere il controllo di alcuni asset, potrebbe rappresentare per il nostro Paese un'opportunità di rilievo.
"Se Snam venisse resa indipendente da Eni - ha sottolineato Ortis -  potrebbe acquisire il controllo di Tenp, Transitgas, Tag e ben candidarsi come un protagonista campione nella creazione del sistema integrato europeo per il trasporto e lo stoccaggio del gas. Ciò costituirebbe un significativo vantaggio per il nostro Paese e conforterebbe la nostra giusta ambizione di diventare un hub del Sud Europa, certamente conveniente per i consumatori italiani."


(1) Iniziative regionali. La Commissione ed i Regolatori europei stanno cercando di dare impulso al processo di formazione di un vero mercato unico europeo dell'energia, accelerando l'integrazione preliminare dei vari mercati nazionali, per Regione: si tratta di gruppi di Paesi Ue su cui focalizzare iniziative comuni dei Regolatori e dei Governi per superare problematiche quali lo sviluppo dei collegamenti ed ai flussi transfrontalieri, l'accoppiamento dei mercati e l'armonizzazione delle norme nazionali. Attualmente le Regioni sono così  strutturate:
Settore elettrico: regione baltica (Estonia, Lettonia, Lituania); regione centro-orientale (Austria, Germania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria); regione centro-meridionale (Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Slovenia); regione Francia-Regno Unito-Irlanda (Francia, Irlanda, Regno Unito); regione centro-occidentale (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi);regione nord (Danimarca, Finlandia, Germania, Norvegia, Polonia, Svezia); regione sud-occidentale (Francia, Portogallo, Spagna);
Settore gas: regione sud (Francia, Portogallo, Spagna); regione sud-orientale (Austria, Bulgaria, Grecia, Italia, Polonia, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria); regione nord-occidentale (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia). La Commissione sta ora valutando, assieme alle Autorità di regolazione, un'eventuale modifica degli attuali raggruppamenti tenendo conto delle esperienze via via acquisite e del ruolo che potrà essere sviluppato dall'ACER. Fra le proposte di riassetto, una riorganizzazione della Regione GAS Sud-orientale, a causa delle sue dimensioni eterogenee e della divergenza di interessi tra gli Stati che la compongono, e la partecipazione dell'Italia anche alla Regione GAS Sud.

(2) A seguito di un'indagine della Commissione Ue che evidenziava  forti criticità nei mercati europei dell'energia, a causa della scarsa concorrenza e di barriere all'ingresso, l'Antitrus Ue decideva nel 2007 di avviare specifiche istruttorie nei confronti di alcuni grandi operatori ( E.ON e RWE in Germania, e GDF Suez in Francia, Eni in Italia).
Le istruttorie hanno evidenziato abusi di posizione dominante a fronte dei quali ai diversi operatori sono  stati chiesti impegni vincolanti, con cessioni di asset. Per l'Eni è stata prevista la cessione delle partecipazioni  in tre gasdotti transnazionali: il Tag che trasporta gas in Italia dalla Russia attraverso l'Austria, il TENP ed il Transitgas (dall'Olanda attraverso la Svizzera),  in modo da garantire l' "apertura del mercato italiano del gas". Ad Eni l'Antitrust Ue aveva contestato di aver rifiutato "di concedere ai concorrenti l'accesso alla capacità disponibile sulla rete" o di averlo concesso "in modo poco fruibile, o limitando strategicamente gli investimenti nel sistema internazionale di gasdotti", chiedendo che le richieste di accesso di terzi fossero invece "trattate da un organismo indipendente".