Comunicato stampa
Gas: istruttoria sulle criticità del mercato italiano, per l’interruzione del Transitgas e il sottoutilizzo del Tag
Difficoltà nel riempimento degli stoccaggi – Prezzi italiani più alti del resto d’Europa
Milano, 2 ottobre 2010
L'Autorità per l'energia ha deciso di avviare un'istruttoria conoscitiva sulle potenziali criticità per il mercato italiano del gas, a seguito dell'interruzione del gasdotto svizzero Transitgas (che collega il sistema nazionale al Nord Europa) e dei ritardi nel riempimento degli stoccaggi.
Obiettivo dell'Autorità è di analizzare approfonditamente, in vista del prossimo inverno, alcuni fenomeni emergenti nell'attuale scenario nazionale dal gas, anche in presenza di recenti e rilevanti differenziali di prezzo tra il mercato italiano e gli hub europei, mediamente compresi tra 5 e 7 €/MWh.
L'istruttoria si focalizzerà su due direttrici principali: il non completo sfruttamento della capacità di iniezione negli impianti di stoccaggio, pur in presenza di indirizzi del Ministero dello Sviluppo economico in tale direzione[1]; l'utilizzo solo parziale delle capacità di trasporto da alcuni punti di entrata nel sistema nazionale (in particolare dal punto di ingresso di Tarvisio, connesso al gasdotto austriaco TAG, nonostante la prolungata interruzione del gasdotto Transitgas, destinata probabilmente a proseguire anche nei prossimi mesi.
L'Autorità acquisirà dalle imprese di trasporto e dagli operatori, informazioni e dati utili all'eventuale predisposizione di interventi di competenza, anche in considerazione dell'urgenza legata al prossimo termine della campagna di iniezione in stoccaggio.
La continua attività di monitoraggio e lo sviluppo della regolazione a livello europeo, circa le modalità di accesso e utilizzazione delle capacità di trasporto, sono elementi essenziali per garantire ai clienti finali la possibilità di usufruire dei benefici della concorrenza e di condizioni di prezzo più favorevoli, attraverso un'effettiva integrazione dei mercati.
A tale proposito l'Autorità valuta positivamente la recente decisione della Commissione europea che si propone di "aprire l'accesso ai mercati italiani del gas promuovendo la concorrenza e prezzi di fornitura inferiori per famiglie ed imprese".
L'Antitrust europea ha infatti determinato la separazione proprietaria di alcune rilevanti infrastrutture di trasporto europeo, contribuendo così a rendere più efficaci gli strumenti regolatori per l'incentivazione degli investimenti e per l'efficiente gestione delle capacità di trasporto[2].
La delibera VIS 108/10 è disponibile sul sito www.autorita.energia.it
[1] A seguito delle frane che dal luglio scorso hanno interrotto le importazioni dal gasdotto svizzero Transitgas, il Ministero dello sviluppo economico il 2 settembre ha emanato indirizzi agli operatori per la salvaguardia della continuità e della sicurezza degli approvvigionamenti, per il funzionamento coordinato degli stoccaggi e per la riduzione della vulnerabilità del sistema nazionale gas. In particolare, l'MSE ha previsto il completo riempimento degli stoccaggi, l'obbligo per i titolari di capacità di stoccaggio di assicurare il pieno utilizzo delle capacità di iniezione assegnate ed ha segnalato all'Autorità l'opportunità di valutare interventi per agevolare gli adempimenti in capo agli operatori.
Da parte sua l'Autorità è intervenuta con la delibera ARG/gas 142/10 che prevede disposizioni transitorie e urgenti in materia di corrispettivi di bilanciamento per la gestione dei servizi di trasporto e stoccaggio.
[2] Il 29 settembre scorso, la Commissione Ue ha reso giuridicamente vincolanti gli impegni offerti dall'Eni sulla cessione delle sue partecipazioni nelle imprese che detengono e provvedono al funzionamento ed alla gestione della capacità di trasporto nei gasdotti internazionali TAG, TENP, Transitgas per l'importazione in Italia. In precedenza, obblighi analoghi hanno riguardato le società tedesche E.On, Rwe e la francese Gaz de France.