Comunicato stampa
Tariffe per il primo bimestre 2002: in calo gas (-3,5 %) e elettricità (-4,1% media nazionale, -1,7% domestici)
Sospesi gli aumenti della quota fissa dell'elettricità. Con il passaggio all'euro esclusi arrotondamenti impropri.
Milano, 29 dicembre 2001
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha aggiornato le tariffe del gas
metano e dell'elettricità per il prossimo bimestre gennaio-febbraio 2002. Al
netto delle tasse, il gas metano scende del 3,5% in media nazionale e per gli
utenti domestici; l'elettricità scende del 4,1% in media nazionale e dell'1,7
per l'utente domestico medio. Per il settore dell'elettricità l'Autorità ha
anche deliberato in materia di quota fissa, sospendendo i previsti aumenti, in
materia di opzioni tariffarie, di prezzo dell'energia elettrica all'ingrosso, di
dispacciamento e recesso dai contratti. Le delibere, di prossima pubblicazione
in Gazzetta Ufficiale, sono disponibili sul sito internet
www.autorita.energia.it
Gas metano.
La media delle quotazioni dei greggi e dei prodotti
petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del gas metano, si è ridotta nel
semestre giugno-novembre 2001 rispetto al semestre precedente, determinando una
riduzione delle tariffe per il mercato vincolato (consumi inferiori a 200 mila
metri cubi annui: consumatori domestici, artigiani e piccole imprese) del 3,5 %
in media nazionale al netto delle tasse e del 2,3 % comprese le tasse. Rispetto
alla tariffa in vigore nell'ultimo bimestre del 2001, la riduzione corrisponde a
circa 23 lire al metro cubo (1,1930 centesimi di euro/mc). Per la famiglia con
consumi medi (1.400 metri cubi all'anno, 116 al mese) la riduzione comporta una
minore spesa di 39.000 lire su base annua (pari a 20,14 euro).
Dal 1 gennaio 2001 al 1 gennaio 2002 la tariffa ha avuto una riduzione
complessiva del 12,5 % al netto delle tasse (-6 % comprese le tasse). Per il
prossimo bimestre la tariffa è composta da: 257 lire (13,2729 centesimi di
euro) al metro cubo per la materia prima (gas prodotto in Italia e importato),
pari al 22% del totale; 165 lire (8,5215 centesimi di euro) per l'attività di
trasporto, pari al 14%; 206 lire (10,6390 centesimi di euro) per la
distribuzione locale, pari al 18%; 524 lire (27,0623 centesimi di euro) per le
tasse, pari al 46%.
Elettricità.
L'andamento dei prezzi internazionali dei combustibili
utilizzati per la produzione di elettricità nel quadrimestre agosto-novembre
2001 rispetto al quadrimestre precedente ha determinato una diminuzione della
tariffa elettrica media nazionale per gli utenti vincolati (consumi inferiori a
9 milioni di kWh/anno: medie imprese, commercio, artigianato, domestici) del
4,1%.
Inferiore è la riduzione per il settore domestico alimentato in bassa tensione,
che genera costi del servizio significativamente superiori alla media ed è
sottoposto ad un graduale riequilibrio interno tra le varie fasce di consumo.
Per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225 kWh
mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, la
riduzione è dell'1,7%, pari a una minore spesa comprese le tasse di circa 1.700
lire (87,7977 centesimi di euro) a bimestre, 10.200 lire (526,7860 centesimi di
euro) su base annua.
La riduzione non è stata applicata alle fasce di minor consumo (75 kWh al
mese), che restano ferme, in considerazione della grande agevolazione di cui
godono. Gli utenti in questa fascia pagano infatti meno della metà del costo
effettivo del servizio ricevuto, senza discriminazione tra utenti disagiati e
non. L'Autorità provvederà al riequilibrio tariffario quando sarà in vigore
il nuovo meccanismo di tutela degli utenti in condizioni di disagio, previsto
nei prossimi mesi, ed ha pertanto sospeso gli aumenti della quota fissa della
tariffa previsti per il prossimo primo gennaio.
Passaggio all'euro.
Con una delibera dello scorso luglio, l'Autorità
per l'energia ha fissato i criteri di conversione delle tariffe e la loro
rappresentazione in bolletta, che i 200 distributori di elettricità e i 750
distributori di gas sono tenuti a rispettare. Per evitare arrotondamenti
impropri è stato stabilito l'utilizzo dell'euro a sei decimali in tutti i
calcoli intermedi che portano alla formulazione della bolletta. Gli importi
complessivi da pagare devono invece essere espressi in euro con due decimali, e
per alcuni mesi anche in lire come prevede la normativa generale.
Energia elettrica all'ingrosso.
L'Autorità ha rideterminato per
l'anno 2002 il prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica venduta al mercato
vincolato. Tale prezzo, sostanzialmente in linea con quello in vigore per l'anno
2001, costituisce un parametro rilevante anche per i clienti del mercato libero
che dovranno confrontarsi con esso ai fini dello scambio dell'energia elettrica
nella contrattazione bilaterale.
Nuova riconciliazione per i clienti liberi.
L'Autorità ha riformato
l'istituto della riconciliazione, lo scambio di energia elettrica a
compensazione di maggiori o minori consumi rispetto a quanto contrattato tra
acquirente e fornitore nelle varie ore della giornata. La compensazione
dell'energia utilizzata per la riconciliazione sarà adesso a carico del Gestore
della rete con il quale i clienti dovranno stipulare appositi contratti,
comprensivi della remunerazione delle attività di riserva e bilanciamento. Tale
normativa è destinata ad essere superata con il previsto avvio del
dispacciamento di merito economico, contestualmente alla partenza della borsa
dell'elettricità.
Approvazione opzioni tariffarie 2002.
L'Autorità ha approvato le
opzioni tariffarie per il servizio di trasporto dell'energia elettrica per i
clienti del mercato libero e di quello vincolato. Sono state presentate
all'Autorità per l'approvazione oltre 600 opzioni tariffarie base, inoltrate da
174 distributori, che sono state approvate nella quasi totalità dei casi (99%
circa). Entro 30 giorni dall'approvazione le opzioni saranno rese note agli
utenti a cura del distributore competente per territorio.
Recesso.
Come già ad inizio del 2000 e 2001, l'Autorità ha stabilito
modalità di recesso rapido, entro 3 giorni, dai contratti di fornitura
dell'energia elettrica per i clienti vincolati che decidono di passare al
mercato libero. La facoltà di recesso rapido può essere esercitata fino al 31
gennaio prossimo, ed è stata decisa per facilitare l'accesso alle forniture sul
mercato libero anche ai clienti che saranno idonei dal primo gennaio prossimo
con la riduzione della soglia di consumo annuo da 20 a 9 milioni di kWh.