Comunicato stampa
Aggiornamento per il bimestre luglio-agosto 2001: meno 6,3 per cento il gas metano più 0,2 per cento l'elettricità
Da luglio in vigore la riforma delle tariffe di distribuzione del gas
Milano, 29 June 2001
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha
deliberato l'aggiornamento delle tariffe del gas metano e dell'elettricità
per il bimestre luglio-agosto 2001. L'andamento dei prezzi internazionali del
petrolio e dei suoi derivati negli scorsi mesi ha determinato una riduzione
della relativa voce tariffaria del gas metano, calcolata su sei mesi, e la
stabilità per quella dell'energia elettrica che, calcolata su quattro mesi,
è stata ridotta lo scorso primo maggio. Un lieve incremento dell'elettricità
è dovuto all'adeguamento dei rimborsi per lo smantellamento delle centrali
nucleari. Le due delibere, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono
disponibili sul sito www.autorita.energia.it
Tariffa gas metano. La media delle quotazioni dei greggi
e dei prodotti petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del gas metano, si è
ridotta nel semestre dicembre 2000-maggio 2001 rispetto al semestre precedente,
determinando una riduzione delle tariffe del 6,3 per cento in media nazionale
comprese le tasse. Rispetto alla tariffa in vigore in aprile e maggio 2001, la
riduzione corrrisponde a circa 43 lire al metro cubo. Per la famiglia con
consumi nella media nazionale (1.400 metri cubi all'anno, 116 al mese) la
riduzione comporta una minore spesa per riscaldamento su base annua pari a
60.000 lire comprese le tasse.
Avvio della riforma delle tariffe di distribuzione del gas.
Con il prossimo 1 luglio entra in vigore la riforma delle tariffe di
distribuzione del gas metano deliberata dall'Autorità il 29 gennaio scorso.
La riforma basa le tariffe sui costi effettivi del servizio fornito nelle
condizioni di sicurezza, qualità ed efficienza stabilite dall'Autorità per
tutto il territorio nazionale, dove operano circa 750 distributori di dimensioni
anche molto piccole. La riforma, che sostituisce meccanismi tariffari in vigore
dal 1975, ha già determinato una riduzione tariffaria di 8 lire al metro cubo
in media nazionale. La tutela delle fasce deboli della popolazione sarà svolta
dai Comuni, ai quali è destinato un contributo dell'uno per cento, pari a
circa 50 miliardi annui. Altra novità della riforma è che da adesso si
pagherà in base all'effettiva energia fornita dal gas consumato e si terrà
anche conto delle diverse temperature e pressioni alle quali avviene la misura
dei quantitativi consumati. Le diverse caratteristiche chimiche e fisiche dei
gas immessi in rete e le differenze di temperatura e pressione determinano
infatti variazioni anche del 10 per cento dell'energia effettivamente fornita.
Tariffa elettrica. Il decreto del Ministro dell'industria
di concerto con il Ministro del tesoro 17 aprile 2001 ha stabilito la copertura
per l'anno 2001 dei costi per lo smantellamento degli impianti di ricerca
nucleare e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi del consorzio costuito da
Sogin spa, Enea e Fn spa. Il nuovo onere comporta un aumento dello 0,2 per
cento, pari a 0,4 lire per kWh della tariffa elettrica media nazionale al netto
delle tasse. La relativa componente tariffaria passa dalle attuali 0,6 lire per
kWh a 1 lira. Per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e
consumi di 225 kWh mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza
domestica, si ha un aumento di circa 300 lire a bimestre, imposte comprese. Le
variazioni dei prezzi internazionali dei combustibili non hanno superato la
soglia del 2 per cento oltre la quale la tariffa viene adeguata in aumento o
riduzione.