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Comunicato stampa

Energia: Autorità e il Regolatore albanese ERE firmano memorandum di cooperazione

Milano, 11 luglio 2012

Stimolare il funzionamento efficiente del mercato elettrico e del gas a livello regionale e bilaterale, anche in considerazione dell'adeguamento della regolazione albanese alle più recenti direttive europee. E' questo il principale obiettivo del memorandum di cooperazione firmato oggi dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas (AEEG) e dall'Autorità di Regolazione dell'Energia della Repubblica di Albania (ERE). Un accordo che consolida e rinnova la collaborazione già avviata nel 2007 tra i due Regolatori, al fine di migliorare le sinergie per lo sviluppo di un framework regolatorio stabile e condiviso.
Il memorandum prevede una collaborazione bilaterale sui temi legati allo svolgimento delle rispettive funzioni istituzionali, con lo scambio e la condivisione delle migliori esperienze relativamente al settore elettrico, incluse le rinnovabili, e al settore gas. Particolare attenzione sarà dedicata alle attività di regolazione volte allo sviluppo delle infrastrutture, anche di trasporto, alla stabilizzazione dei prezzi per favorire nuovi investimenti, alle modalità di allocazione della capacità, nell'ottica di un mercato balcanico integrato in quello dell'Unione europea, a partire dall'Italia, e all'apertura del mercato retail.

La collaborazione si inserisce nell'ambito del lavoro comune dei due regolatori all'interno dell'Energy Community Regulatory Board (ECRB) [1], relativamente all'attuazione del Piano di azione energetico a livello della macro-regione del Sud Est Europa: per il settore elettrico riguarda l'apertura del mercato all'ingrosso, con l'integrazione del mercato nell'8° Regione elettrica e nelle altre iniziative regionali in ambito europeo; per il settore del gas concerne principalmente l'accesso al mercato del gas attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture, fra le quali il progetto di gasdotto TAP.
L'Autorità per l'energia è da tempo impegnata a sostenere il processo di implementazione dell'acquis comunitario [2] da parte dei regolatori dei Paesi non UE della regione balcanica, sia attraverso gli strumenti della cooperazione multilaterale che bilaterale. Tra questi di particolare rilevanza l'Accordo in essere con il Regolatore serbo (AERS) e il gemellaggio con quello ucraino (NERC).



[1] L'ECRB è l'organo di cooperazione tra i Regolatori della Comunità energetica per il Sud Est Europa, creata col Trattato firmato tra la Commissione europea e 9 Stati della regione balcanica (ad oggi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Macedonia, Missione delle Nazioni Unite in Kossovo, Moldavia, Montenegro, Serbia, Ucraina), con lo scopo, tra gli altri, di implementare l'acquis comunitario nel settore energetico. Ai lavori di ECRB partecipano anche i Regolatori dell'UE, sebbene senza diritto di voto.

[2] L'acquis comunitario, ovvero il "diritto acquisito comunitario", è l'insieme dei diritti, degli obblighi giuridici e degli obiettivi politici che accomunano e vincolano gli stati membri dell'Unione Europea e che devono essere accolti senza riserve dai paesi che vogliano entrare a farne parte. I paesi candidati devono accettare l'"acquis" per poter aderire all'Unione europea e per una piena integrazione devono recepirlo nei rispettivi ordinamenti nazionali, adattandoli e riformandoli in funzione di esso; devono poi applicarlo a partire dalla data in cui divengono membri della UE a tutti gli effetti.