Comunicato stampa
Energia: firmato memorandum di cooperazione con il Regolatore serbo
Milano, 12 giugno 2012
L'Autorità per l'energia elettrica ed il gas e l'Agenzia di Regolazione dell'Energia della Repubblica di Serbia (AERS) hanno firmato un memorandum di cooperazione, per lo sviluppo di un quadro regolatorio stabile nei settori dell'energia elettrica e del gas, che stimoli il funzionamento efficiente dei mercati e contribuisca all'adeguamento della regolazione serba alle più recenti direttive europee.
Il memorandum prevede collaborazioni anche nello scambio di esperienze di best practice, con particolare attenzione allo sviluppo delle infrastrutture e delle interconnessioni, alle modalità di allocazione della capacità di transito e di gestione delle congestioni.
La cooperazione tra i due Regolatori consolida il lavoro comune dell'AEEG e di AERS nell'ambito dell'Energy Community Regulatory Board (ECRB)[1], con particolare riferimento all'attuazione del Piano di azione energetico nella macro-regione del Sud Est Europa; piano che prevede, fra l'altro, l'apertura alla concorrenza del mercato dell'energia elettrica, l'approfondimento del progetto di gas ring e l'avanzamento verso l'integrazione con il mercato UE.
Il memorandum fra i due Regolatori fa seguito alle storiche relazioni bilaterali fra l'Italia e la Serbia ed al recente accordo intergovernativo nel settore energetico.
L'Autorità per l'energia è da tempo impegnata a sostenere -attraverso gli strumenti della cooperazione multilaterale e bilaterale -il processo di implementazione dell'acquis comunitario[2] - da parte dei regolatori dei Paesi non UE della regione balcanica.
Questa regione ha infatti una rilevanza strategica per l'Europa ed in particolare per il nostro Paese sia per lo sviluppo di nuove infrastrutture di trasporto (ad esempio l'elettrodotto tra Italia e Montenegro e il gasdotto tra l'Albania e la regione del Caspio) sia per il potenziale di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (in particolare idroelettrica).
In questo contesto si inserisce la rafforzata collaborazione da parte dell'Autorità italiana con i regolatori di paesi chiave di questa regione, quali l'Albania e il Montenegro, ed ora la Serbia.
[1] L'ECRB è l'organo di cooperazione tra i Regolatori della Comunità energetica per il Sud Est Europa, creata col Trattato firmato tra la Commissione europea e 9 Stati della regione balcanica (ad oggi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Macedonia, Missione delle Nazioni Unite in Kossovo, Moldavia, Montenegro, Serbia, Ucraina), con lo scopo, tra gli altri, di implementare l'acquis comunitario nel settore energetico. Ai lavori di ECRB partecipano anche i Regolatori dell'UE, sebbene senza diritto di voto.
[2] L'acquis comunitario, ovvero il "diritto acquisito comunitario", è l'insieme dei diritti, degli obblighi giuridici e degli obiettivi politici che accomunano e vincolano gli stati membri dell'Unione Europea e che devono essere accolti senza riserve dai paesi che vogliano entrare a farne parte. I paesi candidati devono accettare l'"acquis" per poter aderire all'Unione europea e per una piena integrazione devono accoglierlo nei rispettivi ordinamenti nazionali, adattandoli e riformandoli in funzione di esso; devono poi applicarlo a partire dalla data in cui divengono membri della UE a tutti gli effetti.