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Comunicato stampa

Variazione minima per la tariffa del gas(+0,4%)

Annullato l'effetto petrolio con la riduzione dei costi industriali del servizio

Milano, 23 dicembre 1999

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha deciso una riduzione del 2,7

per cento della tariffa media nazionale del gas metano per gli usi domestici

(cucina e riscaldamento), commercio, artigianato e piccole imprese, tasse

incluse. La riduzione compensa quasi completamente l'aumento del 3,1 per cento

dovuto al rialzo internazionale del prezzo del petrolio, che trascina quello del

gas metano, e al deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro.

Per il prossimo bimestre gennaio-febbraio 2000 l'Autorità ha quindi

deliberato un aumento medio dello 0,4 per cento, pari ad una maggiore spesa

mensile di circa 470 lire, 5.600 su base annua. Senza la riduzione gli aumenti

sarebbero stati di 3.730 lire al mese e di 44.800 lire l'anno. I provvedimenti

dell'Autorità, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono

disponibili su internet (www.autorita.energia.it).

La riduzione decisa dall'Autorità riguarda la parte di tariffa riferita al

rimborso dei costi di trasporto, bilanciamento, stoccaggio e vendita del gas

metano sulla rete in alta pressione e riguarda prevalentemente la Snam, che

gestisce in Italia oltre il 98 per cento di tali attività. Il trasporto in alta

pressione e le attività connesse pesano sulla tariffa amministrata media

nazionale per 188 lire al metro cubo cui vanno sommate 155 lire di costo della

materia prima, aggiornato ogni due mesi, 200 lire per il costo di distribuzione

e vendita sulle reti locali e 500 lire di tasse.

L'Autorità, impegnata nell'attività di controllo e analisi dei costi del

servizio in preparazione della riforma complessiva del sistema tariffario del

gas metano, ha svolto una preliminare verifica dalla quale è emerso che i costi

sostenuti per le attività in alta pressione risultano inferiori rispetto a

quanto riconosciuto dalla tariffa attuale. Prevedendo che l'attuazione della

riforma comporterà un minor riconoscimento di questi costi almeno pari a quanto

già emerso, ed in considerazione dello sfavorevole andamento dei prezzi

internazionali, l'Autorità ha ritenuto di dover intervenire con un

provvedimento urgente.

Tariffe amministrate. La decisione dell'Autorità ha effetto diretto

sulla tariffa finale degli utenti (domestici, commercio, artigianato e imprese

con consumi inferiori a 200 mila metri cubi l'anno) e comporta una riduzione

permanente di 23,7 lire per metro cubo (27,1 lire è invece l'aumento per il

prossimo bimestre dovuto all'andamento dei prezzi della materia prima).

Prezzi sorvegliati. L'Autorità ritiene opportuna la revisione degli

accordi collettivi e dei contratti di fornitura stipulati dai produttori di

elettricità e dalle associazioni industriali per consumi superiori a 200.000

metri cubi l'anno, e la loro modifica in coerenza con quanto definito per la

tariffa amministrata. I nuovi accordi (Snam - Confindustria - Confapi per le

forniture al sistema industriale, Snam - Federelettrica - Unapace e Snam -

Enel per i consumi termoelettrici) dovranno essere stipulati entro sei mesi e

trasmessi all'Autorità.