Comunicato stampa
Incontro Autorità-Associazioni dei consumatori sulla riforma tariffaria
Milano, 28 aprile 1998
Nel corso dell'audizione odierna presso
l'Autorità per l'Energia, le cinque maggiori Associazioni dei Consumatori (ADICONSUM,
ADOC, FEDERCOSUMATORI, LEGA CONSUMATORI ACLI, UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI),
hanno presentato le proprie osservazioni alle proposte dell'Autorità per una
nuova regolamentazione delle tariffe elettriche e della qualità del servizio
elettrico.
Premesso che le osservazioni definitive
sulla nuova regolamentazione delle tariffe elettriche saranno espresse in
autunno in occasione di un'ulteriore audizione sulla base di una ipotesi più
definita di tariffe, in particolare i consumatori hanno fatto presente:
- L'introito delle imprese elettriche derivante dalle nuove tariffe per le utenze domestiche non dovrà essere superiore dall'ammontare attualmente pagato dalle famiglie. Anzi, tenendo conto dell'incremento d'efficienza e delle maggiori economie derivanti dalla liberalizzazione del settore, dalla riduzione degli oneri finanziari collegati all'Euro e dall'eliminazione degli oneri impropri che gravano sulle utenze domestiche, il costo complessivo dell'energia elettrica per le famiglie, dovrebbe in prospettiva diminuire;
- L'esigenza di prevedere una tariffa agevolata per le famiglie al di sotto della soglia di povertà, il cui onere deve essere messo a carico di tutte le utenze elettriche;
- Di assicurare il servizio universale sia attraverso la tariffa unica nazionale, sia con allacciamenti a costi sostenibili anche dalle utenze più disagiate;
- L'opportunità di strutturare le tariffe elettriche per l'utenza domestica in modo da incentivare un uso razionale dell'energia, da realizzarsi soprattutto attraverso l'introduzione di una tariffa incentivata per l'elettricità utilizzata durante le ore di basso consumo.
L'audizione ha riguardato inoltre le linee
guida per la regolamentazione della qualità del servizio elettrico. A questo
proposito le Associazioni dei consumatori chiedono che l'Autorità imponga alle
imprese elettriche l'abolizione delle clausole vessatorie nei contratti di
fornitura elettrica (come recentemente disposto dal Tribunale di Palermo), e
definisca procedure snelle e poco costose per la conciliazione del contenzioso
sugli importi della bolletta e sulla qualità del servizio elettrico. Rispetto
agli standard minimi di qualità, i consumatori sostengono che devono essere
individuati tenendo conto della esigenze degli utenti, anziché al livello
compatibile con l'organizzazione delle imprese.