Comunicato stampa
Ridotto di 435 miliardi l'onere nucleare
Milano, 13 giugno 1998
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha concluso la
verifica di congruità dei criteri adottati per determinare i rimborsi degli
oneri connessi alla sospensione e interruzione dei lavori per la realizzazione
di centrali nucleari, nonché alla loro chiusura.
La delibera dell'Autorità, adottata in base al mandato
assegnato dalla legge n. 481/95, modifica alcuni dei criteri che il Comitato
interministeriale dei prezzi aveva adottato per il calcolo degli oneri dovuti
all'Enel e alle imprese appaltatrici. Altri criteri sono ritenuti congrui.
La modifica dei criteri comporta una riduzione
complessiva del rimborso già riconosciuto all'Enel e alle imprese appaltatrici
stimata pari a 435 miliardi di lire, di cui 390 in meno per Enel e 45 in meno
per le imprese. Secondo l'Autorità l'onere residuo che i consumatori dovranno
corrispondere attraverso la tariffa elettrica non supera i 2.653 miliardi di
lire; di questi circa 2.087 miliardi sono dovuti all'Enel e 566 alle imprese.
Dall'1 luglio 1997 l'Autorità aveva cautelativamente
ridotto la componente della tariffa elettrica dovuta per il rimborso degli oneri
nucleari, in previsione di una possibile revisione al ribasso. Tale decisione fu
confermata dal Tar per la Lombardia presso il quale l'Enel aveva fatto ricorso.
Comunque fino al 31 dicembre 1997 all'Enel sono stati già corrisposti 8.938
miliardi di lire e alle imprese appaltatrici 2.394.
La decisione dell'Autorità mette la parola fine ad una
lunga controversia iniziata con il referendum popolare, che nel 1987 portò al
blocco del programma nucleare italiano e alla sua conclusione. Da allora la
questione degli oneri nucleari è stata oggetto di vari ricorsi, pronunciamenti
di comitati ministeriali e anche di interventi della magistratura
amministrativa. Nel febbraio del 1998 la Corte dei conti, con una sua delibera,
aveva dichiarato illegittimi alcuni dei provvedimenti relativi al rimborso degli
oneri nucleari.
Nelle sue conclusioni l'Autorità fa propri diversi
rilievi formulati dalla Corte dei conti. Un documento contenente le proposte
dell'Autorità è stato diffuso nel mese di maggio e discusso con le parti
interessate durante apposite audizioni, in cui associazioni dei consumatori,
Enel e rappresentanti delle imprese hanno espresso i propri punti di vista. La
decisione dell'Autorità conferma sostanzialmente la proposta di diminuzione
dell'onere residuo presentata nel documento per la consultazione.
Il Consiglio di amministrazione dell'Enel, nella
riunione del 29 maggio, di fronte ai rilievi della Corte dei conti, già
peraltro considerati dall'Autorità e in attesa delle sue decisioni, aveva
deciso un accantonamento straordinario di 1.490 miliardi di lire, segnando nel
bilancio consolidato 1997 una perdita di esercizio di 124 miliardi di lire.
Il provvedimento dell'Autorità, di prossima
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, consente di stabilire in via definitiva il
valore complessivo dei rimborsi. Il Consiglio di amministrazione dell'Enel
potrà ora rivedere il proprio bilancio e riformularlo su basi certe, prima
dell'assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 30 giugno.
Nel provvedimento dell'Autorità sono chiarite le
modifiche dei criteri da adottare per la determinazione dei rimborsi.
In primo luogo devono essere modificate le modalità di
calcolo degli interessi: la differenza a favore dei consumatori è di 190
miliardi, di cui 145 a carico dell'Enel e 45 a carico delle imprese
appaltatrici.
L'Autorità ritiene poi che gli oneri ammessi al
rimborso devono riferirsi esclusivamente alle centrali all'epoca in esercizio
(Latina, Caorso, Trino I) o in costruzione (Montalto di Castro e Trino II), e
che debbano pertanto essere esclusi altri oneri come quelli sostenuti dall'Enel
per le localizzazioni nucleari in Lombardia e in Puglia. Ciò comporta una
riduzione di 115 miliardi.
Infine, le scorte di combustibile nucleare di cui
l'Enel aveva chiesto e ottenuto il risarcimento, erano sovrastimate rispetto
all'effettivo stato di avanzamento dei lavori delle centrali in corso di
realizzazione. L'Autorità, dopo aver rifatto i calcoli, riduce l'onere ammesso
a rimborso di ulteriori 130 miliardi di lire.
Con successivi provvedimenti l'Autorità rivedrà la
composizione delle voci tariffarie per tener conto degli oneri nucleari così
ridefiniti. L'importo complessivo della tariffa non dovrebbe aumentare, anche
grazie al favorevole andamento dei prezzi internazionali dei combustibili.