Comunicato stampa
Elettricità: al Nord Italia e nelle aree urbane meno interruzioni e migliore qualità del servizio
Milano, 24 gennaio 2014
Le famiglie e i piccoli consumatori di energia elettrica che beneficiano della migliore qualità del servizio a livello nazionale abitano prevalentemente al Nord Italia, in centri urbani di con oltre 50mila abitanti e sono riforniti da società di distribuzione con la maggior parte di rete interrata. E' quanto emerge dalla prima graduatoria a livello nazionale delle società di distribuzione di energia elettrica, realizzata dall'Autorità per l'energia sulla base del confronto fra numero e durata delle interruzioni, sia di diretta responsabilità del distributore sia per guasti provocati da terzi[1]. Dalla classifica, emerge che le società di distribuzione di energia elettrica più virtuose a livello nazionale, con meno di due interruzioni l'anno e inferiori a 15 minuti, operano nelle aree urbane del Nord Italia e hanno la maggior parte della rete di distribuzione interrata.
In generale, la situazione più favorevole per numero e durata di interruzioni riguarda circa 10 milioni di italiani che vivono nelle città con oltre 50.000 abitanti: il 68% subisce mediamente meno di tre interruzioni l'anno, il 20% da 3 a 6 interruzioni e il restante 12% oltre 6 interruzioni. Per quanto riguarda la durata delle interruzioni, 4 clienti su 10 hanno avuto in media disservizi complessivamente inferiori a 25 minuti, 5 su 10 hanno subito interruzioni dai 25 a 50 minuti, il restante 12% oltre i 50 minuti.
I disservizi colpiscono un po' più spesso (sia per numero che per durata) i 18 milioni di utenze situate nei comuni di media grandezza, con oltre 5.000 fino a 50.000 abitanti: il 16% delle utenze subisce mediamente meno di 3 interruzioni nell'anno, il 38% da 3 a 6 interruzioni, il restante 46% oltre 6 interruzioni. Inoltre, il 40% delle utenze subisce interruzioni per oltre 50 minuti e il 33% dai 25 ai 50 minuti. Solo il 27% dei consumatori ha interruzioni per meno di 25 minuti.
Infine nei comuni più piccoli, sotto i 5.000 abitanti, su circa 8,5 milioni di utenze -ben il 78% - subisce oltre sei interruzioni in un anno, il 21% da tre a sei interruzioni e solo l'1% ha avuto mediamente meno di 3 interruzioni; quanto alla durata delle interruzioni, il 3% delle utenze in media ha perso meno di 25 minuti, il 59% da 25 a 50 minuti, il restante 38% oltre i 50 minuti.
Per le utenze allacciate in media tensione, le prestazioni migliori in relazione al numero di interruzioni lunghe e brevi e di interruzioni transitorie, sono equamente distribuite tra le imprese distributrici, anche se con un leggero primato delle società nel Nord Italia. Inoltre, anche per quanto riguarda la media tensione, le società di distribuzione con rete prevalentemente in cavo hanno prestazioni migliori rispetto a società che operano in aree caratterizzate dalla presenza di linee aeree.
Più in generale, su circa 93.000 utenti collegati in media tensione, il 92% ha avuto un numero di interruzioni lunghe (oltre 3 minuti) e brevi (tra 1 secondo e 3 minuti) migliore degli standard definiti dall'Autorità, e l'87% degli utenti ha avuto un numero di interruzioni transitorie (inferiori a 1 secondo) entro i limiti indicati dall'Autorità[2].
Indicatori di continuità del servizio relativi alle interruzioni lunghe, brevi e transitorie-anno 2012
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[1] Dalla statistica sono escluse le interruzioni per cause di forza maggiore (es. dovute a eventi meteorologici severi, atti di pubbliche autorità, motivi di sicurezza, scioperi indetti senza il preavviso di legge) od originate su reti interconnesse, anche di alta tensione.
[2] Per le interruzioni lunghe e brevi gli standard definiti dall'Autorità sono: 6 interruzioni lunghe/brevi nei comuni con più di 50.000 abitanti; 9 interruzioni lunghe/brevi nei comuni con numero di abitanti compreso tra 5.000 e 50.000 abitanti; 10 interruzioni lunghe/brevi nei comuni con numero di abitanti compreso inferiore a 5.000.