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Comunicato stampa

Energia: con l’efficienza risparmiate oltre 9,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio

Milano, 9 marzo 2012

In poco più di sei anni, dagli inizi del 2005 alla metà del 2011,  il sistema dei Titoli di efficienza energetica (TEE)[1], ha prodotto un risparmio di oltre 9,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio a livello nazionale, attraverso la diffusione di tecnologie più efficienti nelle case, nei servizi e nell'industria. Lo evidenzia il Sesto Rapporto Annuale sul meccanismo dei titoli di efficienza energetica che illustra, in particolare, i risultati dell'ultimo anno di riferimento - 1 giugno 2010/31 maggio 2011 -  il sesto di operatività del meccanismo.
Il Rapporto conferma la positiva evoluzione del sistema dei Titoli di Efficienza Energetica (certificati bianchi) nel produrre risparmi energetici ed economici e contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali del 20-20-20.


Una prima novità positiva, è l'aumento del numero dei soggetti coinvolti nell'attuazione del meccanismo per la diffusione dell'efficienza energetica: rispetto al 2010, gli energy manager sono  raddoppiati e si registra un aumento del 28% delle società di servizi energetici che, da sole, hanno prodotto un volume di risparmi di energia pari a circa 6 volte quelli dei distributori obbligati.
In crescita risultano anche i titoli scambiati, a evidenziare un mercato vivace e sempre più liquido, con una forte diminuzione della volatilità dei prezzi e del grado di concentrazione della domanda e dell'offerta. Anche la media mensile delle  tonnellate equivalenti di petrolio (TEP) risparmiate è in aumento,  con un picco di circa 330 mila tep/mese nei primi cinque mesi dei 2011.
Il Rapporto conferma inoltre il graduale riequilibrio nella ripartizione degli interventi per l'efficienza a favore del settore industriale, dove i risparmi realizzati sono quadruplicati in sei anni, passando dal 5%  al 20 % del totale complessivo degli interventi compiuti.


Non mancano, tuttavia, alcune criticità; fra queste, ad esempio, le incertezze normative per la mancata definizione degli obiettivi di risparmio oltre il 2012; l'aumento del numero di soggetti coinvolti nella regolazione e gestione del sistema - con conseguenti difficoltà di coordinamento, gestione e pianificazione per le amministrazioni coinvolte, allungamento dei tempi decisionali e incertezze per gli operatori - e l'indebolimento del sistema per la progressiva introduzione di ulteriori meccanismi di incentivazione, necessariamente sostitutivi per evitare il rischio di sovra-incentivazioni e doppi conteggi.
Da qui alcune proposte che l'Autorità illustra nel rapporto, anche per superare criticità emergenti, quali: la complessità di gestione; gli oneri legati alla coesistenza di diversi meccanismi a sostegno all'efficienza energetica; le possibili difficoltà di interazione tra i TEE ed i nuovi strumenti che si sono gradualmente aggiunti nel tempo, con particolare riferimento ai sistemi di incentivazione della cogenerazione ad alto rendimento e il futuro "conto energia termica" (D.Lgs n. 28/11).



Il Rapporto 70/2012/I/efr è disponibile sul sito www.autorita.energia.it



[1]I "certificati bianchi"  o "Titoli di Efficienza Energetica" (TEE) sono uno strumento di mercato che ha preso avvio nel gennaio 2005 per promuovere l'efficienza energetica negli usi finali; in particolare, servono per 'certificare' il raggiungimento degli obiettivi di risparmio che le imprese distributrici di energia elettrica e gas devono conseguire, attraverso interventi e progetti. La valutazione ed il controllo dei risparmi è affidata all'Autorità per l'energia che certifica i risparmi energetici ottenuti e autorizza poi il Gestore del mercato elettrico (GME) ad emettere i "certificati bianchi" in quantità pari ai risparmi certificati, a favore dei distributori, delle società controllate dagli stessi distributori o a favore di società operanti nel settore dei servizi energetici (ESCO). Per dimostrare di aver raggiunto gli obblighi di risparmio energetico e non incorrere in sanzioni dell'Autorità, i distributori devono consegnare annualmente all'Autorità un numero di 'titoli' equivalente all'obiettivo obbligatorio.