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Comunicato stampa

Elettricità: segnalazione al Parlamento e al Governo per ridurre l'impatto di alcuni oneri di tipo fiscale sul costo dell'energia

Milano, 24 aprile 2007

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha inviato una segnalazione al Parlamento e al Governo per proporre l'abrogazione di alcuni oneri fiscali, introdotti dalle Finanziarie 2005 e 2006, ed aggiuntivi agli "oneri di sistema" che già costituiscono una componente delle tariffe elettriche. La segnalazione è pubblicata sul sito www.autorita.energia.it.

Impatto di alcune disposizioni delle Leggi finanziarie per il 2005 e 2006 sulla tariffa elettrica

L'Autorità rileva che con le due leggi Finanziarie citate (articolo 1, comma 298 della Legge 30 dicembre 2004 n. 311 e articolo 1, comma 493 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266) sono stati introdotti maggiori oneri sulla tariffa elettrica che hanno comportato un aumento del costo annuale delle forniture elettriche per circa 135 milioni di euro (150 milioni all'anno tenendo conto dell'Iva).

Al fine di assicurare un gettito al bilancio dello Stato, è stato, in sostanza, introdotto un prelievo aggiuntivo di tipo fiscale, a valere sulla tariffa elettrica, sotto forma di "oneri di sistema" (sulle componenti tariffarie "A2" ed "MCT", previste a copertura dei costi di smantellamento delle centrali nucleari).

La destinazione a finalità generali di fondi raccolti a valere sulle tariffe elettriche, che per loro stessa natura non incidono sulla totalità dei cittadini, sembrano inoltre contraddire i principi di generalità e progressività, alla base di tutte le misure in materia tributaria.

L'Autorità propone dunque l'abrogazione delle citate disposizioni delle leggi finanziarie 2005 e 2006. La segnalazione fa seguito a quelle già inviate al Parlamento e al Governo in data 2 dicembre 2004 e 16 dicembre 2005, quando la discussione sulle leggi finanziarie in oggetto era ancora in corso.


Esenzione dell'applicazione dell'Iva sulle componenti parafiscali della tariffa elettrica
Nella stessa segnalazione al Parlamento e al Governo, l'Autorità propone inoltre l'abrogazione dell'Iva sulle voci della "bolletta elettrica" a copertura di tutti gli "oneri di sistema".

Gli "oneri di sistema" sono infatti imposti per finalità specifiche e tassativamente definiti da norme primarie. Il fatto che tali oneri parafiscali non siano direttamente riconducibili ad una prestazione fornita al consumatore finale, rende evidente l'anomalia di assoggettarli all'imposta sul valore aggiunto: tale aggravio incide peraltro sui costi per gli utenti finali per un valore di circa 670 milioni di euro all'anno.


Nota - Gli "oneri di sistema" sono previsti per legge e riguardano, fra l'altro, i) costi connessi allo smantellamento delle centrali elettronucleari dimesse e alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare (voce A2 nella tariffa); ii) costi per attività finalizzate all'innovazione tecnologica di interesse generale per il sistema elettrico (ricerca, voce A5 nella tariffa); iii) costi per la promozione della produzione di elettricità da fonti rinnovabili ed assimilate (voce A3 nella tariffa); iv) condizioni tariffarie favorevoli per forniture di energia elettrica a particolari soggetti (industriali energivori, voce A4 nella tariffa); v) reintegrazione dei cosiddetti "stranded costs", i costi non recuperabili dalle imprese per il passaggio al regime di mercato (voce A6 nella tariffa); vi) copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche isolane (voce UC4 nella tariffa); vii) compensazioni ai comuni presso i quali sono presenti depositi di scorie radioattive (voce MCT nella tariffa).