Comunicato stampa
Attivato il Consiglio delle Autorità di regolazione per il Sud-Est Europa (ECRB)
Atene (Grecia), 11 dicembre 2006
p>Con l'odierna prima riunione è stato attivato l'Energy Community Regulatory
Board (ECRB), il Consiglio delle Autorità di regolazione del Sud-Est Europa. Per
l'Italia ha partecipato il Presidente della AEEG, ing. Alessandro Ortis.
Il nuovo organismo istituzionale ECRB, previsto dal Trattato di Atene (firmato
dai Governi dell'area e dalla UE, lo scorso ottobre 2005, per la creazione della
"Comunità dell'energia del Sud-Est Europa”) avrà l'importante ruolo di
promuovere collaborazione e integrazione fra i sistemi energetici dell'area,
nonché lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche ed interconnessioni;
tutto ciò in un quadro di mercato sempre più trasparente, non discriminatorio ed
efficiente. In questo modo si potrà pure ottenere una maggiore sicurezza e
convenienza degli approvvigionamenti europei ed italiani, facilitando anche gli
scambi transfrontalieri e l'accesso della UE alle riserve di idrocarburi del
Medio Oriente e del Caspio.
I lavori dell'ECRB consentiranno di dar vita ad un vero e proprio mercato
integrato dell'energia del Sud-Est Europa, che, grazie all'applicazione dell'acquis
communitaire, potrà contribuire a promuovere nuovi investimenti e alla stabilità
sociale ed economica della regione Balcanica.
L'ECRB sarà di supporto, per le tematiche energetiche, agli organi di Governo
della regione Balcanica e dell'Unione europea, ed opererà come organo di
coordinamento delle Autorità di regolazione del Sud-Est Europa. L'ECRB sarà
composto dai Presidenti di tutte le Autorità di regolazione dei Paesi firmatari
del Trattato e da un Rappresentante della Commissione europea, il quale –
assieme ai Regolatori della UE (in particolare quelli dei Paesi limitrofi alla
regione Balcanica, fra cui l'Italia) – interverrà per conto della Comunità
europea durante i processi decisionali.
Quanto al processo che ha portato all'odierna attivazione dell'ECRB ed al ruolo
avuto per esso dall'Autorità italiana, si ricorda che già nel 2002, a seguito di
una richiesta della Commissione europea durante la fase di promozione del
Trattato, fu costituito un "Gruppo di lavoro dei Regolatori del Sud-Est Europa”
(WGSEER) del quale il Presidente Ortis della Autorità italiana ha avuto la
responsabilità della co-Presidenza, congiuntamente al Presidente Micheal
Caramanis dell'Autorità greca RAE (Regulatory Authority for Energy).
Il modello dell'ECRB ( Energy Community Regulatory Board) rappresenta anche un
utile riferimento nel dibattito in corso, a livello UE, per un rafforzamento
dell'armonizzazione e del coordinamento delle attività di regolazione interne
alla stessa Unione europea.
IL TRATTATO DI ATENE
Il Trattato è stato firmato ad Atene il 25 ottobre 2005 (dai Governi dell'area e
dalla UE), per istituire la Comunità dell'energia del Sud-Est Europa (SEE); si
tratta del primo Trattato multilaterale che riguarda l'Europa sud-orientale. Il
Trattato coinvolge: l'Unione europea, otto partners del Sud-Est Europa (Albania,
Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia,
Repubblica del Montenegro, Romania e Serbia) e la Missione delle Nazioni Unite
in Kossovo (UNMIK).
Il Trattato riconosce ad Italia, Austria, Grecia, Slovenia e Ungheria, in virtù
della loro localizzazione geografica, lo status particolare di Participants
("partecipanti politici”).
Il processo che ha portato alla firma del Trattato di Atene è iniziato nel 2002
con la stesura (durante una riunione ministeriale), del Memorandum d'intesa
(Memorandum of Understanding) per la creazione di un mercato unico
dell'elettricità nell'area Balcanica. Nel dicembre 2003 è stato firmato un
secondo Memorandum d'intesa, che conferma il primo e prevede, inoltre,
l'estensione del " processo di Atene” ai mercati del gas.
L'area interessata dal Trattato è strategica anche per gli approvvigionamenti
energetici della UE, essendo un'area ponte verso i mercati e le riserve di
idrocarburi del Medio Oriente e del Caspio.
Le motivazioni che hanno portato alla firma del Trattato tengono conto anche
della missione delle Autorità di regolazione - dei Paesi membri della nuova
Comunità dell'energia del Sud-Est Europa – tesa a definire un quadro normativo e
regolatorio armonizzato, coerente con quello della UE e necessario per dar vita
a un mercato integrato dell'energia.