Comunicato stampa
Gas: la mappa della capacità di stoccaggio dell'ERGEG segnala criticità in Europa ed in Italia
Milano, 6 giugno 2006
Un allarme sulla situazione degli stoccaggi è stato lanciato dall'ERGEG (European Regulators Group for Electricity and Gas) di cui fa parte anche l'Autorità italiana. L'organo consultivo della Commissione Europea composto dai Regolatori dell'energia dei Paesi membri, ha fotografato la situazione degli stoccaggi di gas naturale in Europa e in Italia. Ne emerge una situazione europea e nazionale di criticità in termini di capacità di stoccaggio e di capacità disponibile per ciascun operatore. Il documento è disponibile sul sito www.ergeg.org
La preoccupazione degli utenti europei
La crisi del gas in Europa ed in Italia dello scorso inverno, rischia di ripetersi se non si prendono per tempo le misure adeguate. ERGEG mette in evidenza che esiste un problema strutturale, cioè di inadeguatezza delle infrastrutture di stoccaggio.
I rappresentanti delle principali associazioni degli utenti del servizio di stoccaggio, proprio alla luce dei risultati presentati da ERGEG durante i lavori del recente Forum di Madrid (18-19 maggio), hanno lamentato i ritardi nell'applicazione delle "Linee guida" per l'accesso agli stoccaggi (Guidelines for Good third party access Practice for Storage System Operators) adottate nel marzo 2005 dal Joint Working Group delForum di Madrid al fine di garantire, in tema di accesso allo stoccaggio, una corretta implementazione della direttiva 2003/55/CE e favorire così lo sviluppo del mercato interno del gas; più in generale hanno espresso preoccupazioni in vista della prossima stagione invernale.
Tra le criticità più rilevanti, emergono l'inadeguata trasparenza delle informazioni e la scarsa disponibilità di capacità di stoccaggio. Oltre a rendere difficile l'accesso allo stoccaggio ai nuovi entranti, e quindi a limitare la concorrenza, tali criticità hanno seri impatti per tutto il settore anche in termini di prevedibilità dei prezzi futuri del gas e certezza per la copertura delle punte di domanda.
I dati presentati da ERGEG a Madrid evidenziano anche forti congestioni sulle reti di trasporto continentali.
Il caso italiano
La normativa nazionale, tra le più avanzate in Europa, fa si che il livello di adempimento delle "Linee guida" appaia relativamente soddisfacente. Ma ciò non ha consentito di superare i problemi, ancora legati a ritardi e carenze circa gli investimenti necessari. Tali problemi, evidenziati dal monitoraggio europeo, sono stati segnalati dall'Autorità italiana al Parlamento e al Governo anche nell'agosto 2005, ribadendo la necessità di instaurare una vera e propria separazione proprietaria di Stogit dall'ENI. Ciò al fine di garantire una capacità adeguata di stoccaggio disponibile in modo neutrale e con pari opportunità anche per i concorrenti di Eni sul mercato.
Il potenziamento degli stoccaggi per il gas naturale, oltre a rivestire un ruolo fondamentale per lo sviluppo della concorrenza, assume sempre più rilievo a fronte di un periodo caratterizzato da incertezze in tema di sicurezza degli approvvigionamenti europei. Il recente "Green paper", pubblicato dalla Commissione europea, cita proprio il potenziamento degli stoccaggi tra le priorità di intervento dell'Unione Europea.
Capacità tecniche e disponibili per ciascun operatore di stoccaggio europeo (monitoraggio ERGEG di marzo 2006)
Definizioni:
La capacità tecnica di un impianto di stoccaggio è la parte della capacità dell'impianto utilizzata, al netto della capacità necessaria compresi gli impianti GNL utilizzati per lo stoccaggio, ad esclusione della parte di impianto per operazioni di produzione e trasporto.
La capacità disponibile di un impianto di stoccaggio è la parte della capacità tecnica non già contrattata o detenuta da utenti; e quindi la capacità ancora a disposizione degli utenti per esigenze aggiuntive di servizi continui e interrompibili.
Paese |
Operatore di stoccaggio |
Capacità tecnica (in miliardi di metri cubi) |
Capacità disponibile (espressa come percentuale della capacità tecnica) |
Austria |
OMV |
2.1 |
>20% |
Austria |
RAG |
0.7 |
Nessuna, o meno di 5% |
Belgio |
Fluxys |
0.7 |
Nessuna, o meno di 5% |
Danimarca |
DONG |
0.8 |
Nessuna, o meno di 5% |
Francia |
Gaz de France |
8.8 |
Nessuna, o meno di 5% |
Francia |
TIGF |
2.3 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
EON Ruhrgas |
5 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
Wingas |
4.2 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
VNG |
2.3 |
5-20% |
Germania |
RWE DEA |
1.9 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
BEB |
1.7 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
EWE |
1.2 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
RWE Energy & KST |
0.9 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
Bayerngas |
0.3 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
EON Avacon |
0.09 |
>0 |
Germania |
Swb Netze |
0.09 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
Gas Union |
0.08 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
EEG |
0.06 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
STEAG |
0.06 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
EON Tueringer |
0.05 |
Nessuna, o meno di 5% |
Germania |
EON Hanse |
0.05 |
>0 |
Italia |
Stogit |
12.9 |
Nessuna, o meno di 5% |
Italia |
Edison |
0.3 |
Nessuna, o meno di 5% |
Olanda |
NAM |
4.5 |
Nessuna, o meno di 5% |
Olanda |
BP |
0.6 |
>0 |
Regno Unito |
CSL |
3.2 |
>0 |
Regno Unito |
SSE |
0.3 |
Dato non fornito |
Repubblica Ceca |
RWE Transgas |
2.1 |
Nessuna, o meno di 5% |
Slovachia |
Nafta |
1.7 |
Nessuna, o meno di 5% |
Spagna |
Enagas |
2.3 |
>20% |
Ungheria |
MOL |
3.4 |
Nessuna, o meno di 5% |