Comunicato stampa
Gas +0,7% elettricità +2,5%; per le famiglie l'aumento della spesa complessiva è dell'1,3%
Milano, 29 dicembre 2005
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha provveduto all'aggiornamento
delle tariffe di sua competenza per il trimestre gennaio-marzo 2006. I
provvedimenti sono disponibili sul sito www.autorita.energia.it
Gli aumenti di prezzo del petrolio e degli idrocarburi in generale,
registrati sui mercati internazionali nella seconda metà del 2005, continuano ad
influenzare onerosamente i costi della produzione elettrica e della materia
prima gas (che rappresentano rispettivamente il 65% ed il 30% circa delle
tariffe al lordo di imposte) e alcune componenti tariffarie, tra le quali quella
destinata alla promozione delle fonti rinnovabili e assimilate. Conseguentemente
l'Autorità ha provveduto all'aggiornamento tariffario per il prossimo trimestre
del 2006. Considerando le famiglie ed i piccoli consumatori, la tariffa di
riferimento per il gas (al lordo delle imposte), aumenterà dello 0,7%; la
tariffa elettrica (sempre al lordo delle imposte) aumenterà del 2,5%. Ciò si
tradurrà in un maggior onere, per una famiglia tipo, di circa 7 euro all'anno
per il gas e di 9,2 euro all'anno per l'energia elettrica. Conseguentemente,
considerando che per i piccoli consumatori la spesa per il gas incide più di
quella dell'energia elettrica (2,5 volte circa), l'aumento della spesa
complessiva, per il gas e l'elettricità, per una famiglia-tipo sarà dell'1,3%
rispetto all'ultimo trimestre 2005.
ELETTRICITA' Per gli aggiornamenti trimestrali l'Autorità si basa: da
un lato, sulle esigenze di copertura degli oneri di sistema (promozione fonti
rinnovabili, attività nucleari residue, finanziamento ricerca, ecc.) e dei
conguagli tariffari pregressi; dall'altro, sui costi d'acquisto dell'elettricità
da parte dell'Acquirente Unico per conto dei clienti del mercato ancora
vincolato. L'Acquirente Unico dispone di quote di energia da importazione nonché
di energia cosiddetta Cip6 ad esso riservate; inoltre stipula contratti
bilaterali e acquista direttamente nella borsa dell'elettricità.
Per il settore domestico l'aumento della tariffa elettrica, rispetto al
trimestre in corso, è pari a 0,34 centesimi di euro per kWh, cioè al 2,5% al
lordo delle imposte. La tariffa in vigore il prossimo trimestre per il settore
domestico, pari a 13,73 centesimi di euro per kWh al lordo delle imposte,
determina per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi
di 225 kWh mensili (che rappresenta la tipica utenza domestica) una maggiore
spesa, comprese le imposte, di circa 9,2 euro all'anno.
Anche l'aumento in media nazionale al netto delle imposte (comprendente i
clienti vincolati dei settori commercio, artigianato, industria, illuminazione
pubblica) risulta contenuto al 2,6%. In media nazionale la tariffa, al netto
delle imposte, è pari a 11,53 centesimi di euro per kWh ed è composta dalle
seguenti voci:
- trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei relativi costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,33 centesimi di euro per kWh (20,2%);
- produzione, dispacciamento e vendita al vincolato (compresi i relativi costi di perequazione) 7,92 centesimi di euro per kWh (68,7%);
- componenti specifiche (certificati verdi, interrompibilità, e disponibilità impianti) 0,16 centesimi di euro per kWh (1,4%);
- oneri di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, stranded costs, rimborsi alle reti isolate, perdite, regimi tariffari speciali) 1,12 centesimi di euro per kWh (9,7%).
GAS METANO L'Autorità ha contenuto gli aumenti del gas naturale,
avvalendosi degli effetti dell'ordinanza del Consiglio di Stato n.4921/05 del 14
ottobre 2005; tale ordinanza ha sospeso in via cautelare, ed in attesa della
definitiva decisione (prevista durante il prossimo trimestre ed alla quale resta
subordinata ogni definitiva determinazione in merito), la sentenza del TAR
Lombardia dello scorso giugno, che annulla la delibera dell'Autorità n.248/04.
Con questa delibera, l'Autorità aveva modificato la metodologia di calcolo della
componente relativa al costo della materia prima; ciò allo scopo di assicurare
ai consumatori i benefici di clausole in uso nella contrattualistica
internazionale. Inoltre l'Autorità ha previsto un intervento di incentivazione
della interrompibilità delle forniture al fine di garantire una migliore
modulazione dei consumi per i mesi invernali.
Per il gas, l'aumento complessivo risulta di 0,48 centesimi di euro/mc, pari
al 0,7% in media nazionale imposte incluse, rispetto al trimestre in corso,
comportando per la famiglia con consumi medi (1.400 metri cubi all'anno, 116 al
mese), una maggiore spesa annuale di circa 7 euro. Il prezzo finale per chi
utilizza meno di 200 mila metri cubi all'anno, definito dall'Autorità e che deve
essere obbligatoriamente offerto dai venditori accanto a loro eventuali diverse
proposte, costituisce la somma delle seguenti voci di costo:
- distribuzione sulle reti locali e cittadine 7,53 centesimi di euro/mc (pari al 11,6% del totale),
- trasporto nazionale 3,03 centesimi di euro/mc (4,7%),
- stoccaggio 0,95 centesimi di euro/mc (1,4%),
- commercializzazione all'ingrosso 3,58 centesimi di euro/mc (5,5%),
- commercializzazione al dettaglio 2,39 centesimi di euro/mc (3,7%),
- materia prima 19,82 centesimi di euro/mc (30,4%),
- imposte 27,82 centesimi di euro/mc (42,7%), per un prezzo finale medio pari a 65,12 centesimi di euro/mc.